Censimenti faunistici
Conteggi sistematici annuali
Le conoscenze sulla fauna e sulla biodiversità del Parco sono garantite da servizio scientifico che ha progressivamente avviato attività di monitoraggio standardizzato su medio e lungo termine, finalizzato alla valutazione della presenza, distribuzione, trend e stato di conservazione delle principali componenti faunistiche e di habitat. Per questo è stata impostata un’attività di raccolta e sistematizzazione di tutti i rilievi faunistici effettuati nei decenni passati e sono stati promossi e direttamente realizzati rilievi specifici su alcuni raggruppamenti faunistici. La raccolta e sistematizzazione di tutte le informazioni in appositi database geografici ha permesso la produzione di mappe di distribuzione delle varie specie e l’aggiornamento delle checklist di presenza delle specie di Invertebrati e Vertebrati all’interno dell’area protetta.
Censimenti degli ungulati
Gli Ungulati possono essere considerati i più importanti grossi Mammiferi presenti nel territorio del Parco, la presenza e la consistenza sono generalmente abbondanti, ma variano da varia da zona a zona.
Le specie di ungulati presenti, cervo, capriolo, camoscio, stambecco vengono censiti attraverso metodo esaustivo (block count). Questa tecnica consiste nel conteggio degli animali da parte di rilevatori, in movimento su transetti prestabiliti all’interno delle aree di indagine. I dati ottenuti permettono di stimare la consistenza della popolazione presente nell’area campione e di determinare la struttura per età e sesso.
Il cervo, particolarmente studiato per la sua gestione attualmente molto delicata per i danni arrecati alla rinnovazione forestale e per gli effetti negativi su altre componenti della biodiversità del Parco, è monitorato ulteriormente attraverso altri metodi. In primavera vengono effettuati i conteggi standardizzati notturni primaverili con il faro (clicca qui per approfondire). Seguendo dei transetti prestabiliti sulle autovetture e illuminando il percorso con fari orientabili, i rilevatori distinguono le classi di età e di sesso dei cervi contattati. Tale censimento permette di trovare gli indici di abbondanza relativa nell’area di indagine, ma anche le consistenze minime e permette di stabilire la tendenza della popolazione ed eventuali fluttuazioni annuali nelle consistenze. Questo metodo viene affiancato dalla valutazione quantitativa basata sulla disponibilità di un campione di animali marcati individualmente (mark-resight).
Censimenti degli ungulati
Gli Ungulati possono essere considerati i più importanti grossi Mammiferi presenti nel territorio del Parco, la presenza e la consistenza sono generalmente abbondanti, ma variano da varia da zona a zona.
Le specie di ungulati presenti, cervo, capriolo, camoscio, stambecco vengono censiti attraverso metodo esaustivo (block count). Questa tecnica consiste nel conteggio degli animali da parte di rilevatori, in movimento su transetti prestabiliti all’interno delle aree di indagine. I dati ottenuti permettono di stimare la consistenza della popolazione presente nell’area campione e di determinare la struttura per età e sesso.
Il cervo, particolarmente studiato per la sua gestione attualmente molto delicata per i danni arrecati alla rinnovazione forestale e per gli effetti negativi su altre componenti della biodiversità del Parco, è monitorato ulteriormente attraverso altri metodi. In primavera vengono effettuati i conteggi standardizzati notturni primaverili con il faro (clicca qui per approfondire). Seguendo dei transetti prestabiliti sulle autovetture e illuminando il percorso con fari orientabili, i rilevatori distinguono le classi di età e di sesso dei cervi contattati. Tale censimento permette di trovare gli indici di abbondanza relativa nell’area di indagine, ma anche le consistenze minime e permette di stabilire la tendenza della popolazione ed eventuali fluttuazioni annuali nelle consistenze. Questo metodo viene affiancato dalla valutazione quantitativa basata sulla disponibilità di un campione di animali marcati individualmente (mark-resight).
Censimento rapaci
Tra i diversi progetti di conservazione che il Parco Nazionale conduce trovano luogo quelli riguardanti il monitoraggio di due grandi rapaci diurni che vivono a stretto contatto tra loro: il Gipeto (Gypaetus barbatus), specie estintasi dalle Alpi ai primi del Novecento e ora tornata a nidificare in natura grazie a un progetto internazionale di reintroduzione tuttora in corso, e l’Aquila reale (Aquila chrysaetos), superpredatore qui presente con densità tra le più alte d’Europa.
Nell’ambito di un monitoraggio sistematico che prevede metodiche differenti, tra cui l’osservazione dei nidi per valutare l’andamento riproduttivo, le analisi genetiche, l’utilizzo di telemetria satellitare, marcature alari e inanellamento scientifico, ogni anno, dal 2007, il Parco partecipa nel mese di ottobre e marzo ai Censimenti contemporanei di aquila e gipeto. Le osservazioni simultanee, condotte da centinaia di volontari armati di binocolo, pazienza e passione, dislocate su tutto il territorio sono uno strumento molto utile per restituire un'istantanea su larga scala della situazione di specie elusive e in grado di compiere grandi spostamenti in breve tempo, proprio come l'aquila reale e il gipeto. Le rilevazioni permettono di stimare la popolazione e caratterizzarne le dinamiche, di identificare le traiettorie di individui territoriali, quindi nuovi nidi e posatoi, ma anche quelli non territoriali, definiti con il termine inglese di floaters.
Tra i diversi progetti di conservazione che il Parco Nazionale conduce trovano luogo quelli riguardanti il monitoraggio di due grandi rapaci diurni che vivono a stretto contatto tra loro: il Gipeto (Gypaetus barbatus), specie estintasi dalle Alpi ai primi del Novecento e ora tornata a nidificare in natura grazie a un progetto internazionale di reintroduzione tuttora in corso, e l’Aquila reale (Aquila chrysaetos), superpredatore qui presente con densità tra le più alte d’Europa.
Nell’ambito di un monitoraggio sistematico che prevede metodiche differenti, tra cui l’osservazione dei nidi per valutare l’andamento riproduttivo, le analisi genetiche, l’utilizzo di telemetria satellitare, marcature alari e inanellamento scientifico, ogni anno, dal 2007, il Parco partecipa nel mese di ottobre e marzo ai Censimenti contemporanei di aquila e gipeto. Le osservazioni simultanee, condotte da centinaia di volontari armati di binocolo, pazienza e passione, dislocate su tutto il territorio sono uno strumento molto utile per restituire un'istantanea su larga scala della situazione di specie elusive e in grado di compiere grandi spostamenti in breve tempo, proprio come l'aquila reale e il gipeto. Le rilevazioni permettono di stimare la popolazione e caratterizzarne le dinamiche, di identificare le traiettorie di individui territoriali, quindi nuovi nidi e posatoi, ma anche quelli non territoriali, definiti con il termine inglese di floaters.
Censimenti galliformi
I galliformi alpini comprendono specie appartenenti alle due famiglie dei Tetraonidi e dei Fasianidi e “sono compresi tra le specie più rappresentative e qualificanti di tutta la fauna alpina”.
Oggi si assiste ad un generale regresso delle popolazioni di galliformi alpini dovuto principalmente ai cambiamenti che si sono verificati negli ambienti montani causati da variazioni d’uso delle risorse, da un generale “abbandono” dell’agricoltura di montagna rispetto al secolo scorso, da differenti modalità di gestione del bosco e, infine dal quadro di cambiamento climatico cui stiamo assistendo negli ultimi decenni. Gallo cedrone, gallo forcello, pernice bianca, francolino di monte, coturnice: per poter conservare queste specie così sensibili e minacciate, dal 2008 vengono effettuati monitoraggi standardizzati mediante censimenti primaverili ed estivi per aree campione in tutti e tre i settori del Parco. I censimenti vengono effettuati in aree campione caratterizzate da habitat idoneo e sono finalizzati alla definizione della distribuzione, del successo riproduttivo e della consistenza delle popolazioni.
Per il francolino di monte vengono effettuati censimenti campionari dei maschi territoriali e/o delle coppie mediante richiamo acustico in primavera.
Per la pernice bianca vengono svolti conteggi di maschi e/o coppie territoriali nel periodo primaverile e conteggio delle nidiate mediante impiego di cani da ferma nel periodo tardo estivo.
Per il gallo forcello e il gallo cedrone vengono effettuati conteggi sulle arene/punti di canto in primavera e conteggi delle nidiate con l’ausilio di cani da ferma nel periodo tardo-estivo.
Per la coturnice vengono effettuati censimenti primaverili mediante playback su aree campione e conteggi tardo-estivi delle nidiate mediante ausilio di cani da ferma.
I galliformi alpini comprendono specie appartenenti alle due famiglie dei Tetraonidi e dei Fasianidi e “sono compresi tra le specie più rappresentative e qualificanti di tutta la fauna alpina”.
Oggi si assiste ad un generale regresso delle popolazioni di galliformi alpini dovuto principalmente ai cambiamenti che si sono verificati negli ambienti montani causati da variazioni d’uso delle risorse, da un generale “abbandono” dell’agricoltura di montagna rispetto al secolo scorso, da differenti modalità di gestione del bosco e, infine dal quadro di cambiamento climatico cui stiamo assistendo negli ultimi decenni. Gallo cedrone, gallo forcello, pernice bianca, francolino di monte, coturnice: per poter conservare queste specie così sensibili e minacciate, dal 2008 vengono effettuati monitoraggi standardizzati mediante censimenti primaverili ed estivi per aree campione in tutti e tre i settori del Parco. I censimenti vengono effettuati in aree campione caratterizzate da habitat idoneo e sono finalizzati alla definizione della distribuzione, del successo riproduttivo e della consistenza delle popolazioni.
Per il francolino di monte vengono effettuati censimenti campionari dei maschi territoriali e/o delle coppie mediante richiamo acustico in primavera.
Per la pernice bianca vengono svolti conteggi di maschi e/o coppie territoriali nel periodo primaverile e conteggio delle nidiate mediante impiego di cani da ferma nel periodo tardo estivo.
Per il gallo forcello e il gallo cedrone vengono effettuati conteggi sulle arene/punti di canto in primavera e conteggi delle nidiate con l’ausilio di cani da ferma nel periodo tardo-estivo.
Per la coturnice vengono effettuati censimenti primaverili mediante playback su aree campione e conteggi tardo-estivi delle nidiate mediante ausilio di cani da ferma.