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Il gallo cedrone

Tetrao urogallus

Prima di ogni altra caratteristica, a rendere inconfondibile il gallo cedrone è la sua mole: può raggiungere una lunghezza totale di quasi un metro ed un'apertura alare di 1,3 m. La differenza tra maschi e femmine è altrettanto evidente. Il maschio è molto appariscente, da adulto presenta un piumaggio grigio ardesia scuro, il petto è ornato da sfumature fra il blu ed il verde con riflessi metallici, mentre l'ampia coda presenta penne timoniere scure a macchie più tenui. Quando il gallo è in posizione di riposo spicca inoltre una macchia bianca sull'angolo dell'ala. Il becco è grosso e di color avorio; sono presenti vistosi spazi nudi sopraoculari rossi. La femmina ha invece una colorazione mimetica di colore bruno rossastro, con petto fulvo e becco scuro. Il gallo cedrone vive in vasti complessi forestali, preferendo i boschi di conifere mature, umidi e freschi, con radure e folto sottobosco. A dispetto delle sue dimensioni, è molto abile nel nascondersi e, se costretto, spicca fragorosamente in volo. La dieta invernale comprende aghi di conifere, in primavera si nutre invece di foglie nuove, strobili e gemme di larice, faggio, nocciolo e betulla, nella ricca disponibilità di cibo estiva ed autunnale predilige foglie di rododendro e ramoscelli verdi di mirtillo nero, bacche e frutti.
Il gallo cedrone
 
Il gallo cedrone

Riproduzione

Il gallo cedrone è poligamo ed i maschi si portano nelle proprie abituali arene di canto per il corteggiamento (che in tedesco si chiama "Balz") già in febbraio, ma aumentano la frequentazione in aprile. Le arene sono solitamente appartate e frequentate da pochi maschi, spesso da uno solo, ma da diverse femmine. Il canto, che risuona più spesso all'alba o al tramonto, viene emesso stando a terra o su una conifera e può essere udito fino a 100 m di distanza. Durante il canto il maschio assume una posizione particolare (collo verso l'alto, ali abbassate, coda sollevata ed aperta a ventaglio) e raggiunge un grado di eccitazione tale da farlo estraniare da tutto ciò che lo circonda: un comportamento particolarmente rischioso che lo espone, tra gli altri pericoli, a quello della caccia da parte dell'uomo. Curioso è uno dei suoni emessi, che ricorda l'estrazione di un tappo dalla bottiglia. Le femmine raggiungono l'arena e, dopo aver incitato i "cantori", vengono corteggiate e fecondate. Il nido viene costruito a fine aprile, solitamente alla base di giovani conifere; le uova (di norma da 7 a 9) sono deposte nel mese di maggio e si schiudono dopo circa 28 giorni. I pulcini divengono indipendenti all’età di 4-5 mesi.
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