Il Lupo
Canis lupus
Il lupo (Canis lupus) è un grande carnivoro appartenente alla fauna autoctona delle Alpi.
Dopo un’assenza dal Trentino di circa 150 anni, dovuta alla persecuzione umana che lo ha portato sull’orlo dell’estinzione in tutta Italia e anche in Europa, il lupo, dopo la metà del secolo scorso ha cominciato a ricolonizzare naturalmente tutto il nostro Paese, partendo dalla catena appenninica, giungendo sull’arco alpino e dalle Alpi marittime è arrivato anche in Trentino, con la formazione del primo branco stabile nel 2013.
I lupi presenti sul territorio provinciale provengono non solo dall’Appennino, ma anche dai territori europei confinanti, come la Slovenia o la Svizzera, contribuendo a rafforzare il patrimonio genetico della specie.
Ad oggi, si contano almeno 17 branchi su tutto il territorio provinciale trentino, molti dei quali con territori a cavallo tra il Trentino e le altre regioni/province autonome. In Alto Adige almeno 3 branchi, uno in zona Bresimo – Maddalene e uno in alta Val di Non, transfrontalieri con il Trentino ed uno nei pressi di Luson, più alcuni individui singoli e in Lombardia il lupo è presente con almeno 3 branchi stabili, uno nell’Alto Lario, al confine con la Svizzera, uno in zona Aprica e uno in zona Passo del Tonale, al confine anch’esso con la Provincia di Trento, più alcuni altri individui singoli.
Per quanto riguarda il Parco Nazionale dello Stelvio – settore trentino, il lupo inizia ad “affacciarsi” al territorio, con segnalazioni ancora sporadiche dentro Parco e la presenza di due branchi stabili ai suoi margini occidentale ed orientale: un branco in zona Passo del Tonale e uno in zona Bresimo – Maddalene (
Il lupo è un animale capace di adattarsi a molti ambienti diversi, a differenti altitudini e climi e alle varie risorse trofiche tipiche dei territori che abita nel mondo. Per questo il suo areale di distribuzione globale è molto vasto, dalla tundra artica alle praterie mediterranee, fino al mare e riesce a predare specie molto diverse, perché più comuni nei luoghi in cui si stanzia, dai bisonti americani alle lepri artiche fino ai pesci.
E’, inoltre, capace di effettuare notevoli spostamenti, anche di decine di km in una notte e di muoversi a velocità elevate (fino a 50 km/h).
Il lupo vive in nuclei familiari denominati branchi, ognuno dei quali è formato da una coppia di lupi di sesso opposto che si incontra in un territorio libero da altri branchi e si riproduce e dai figli delle diverse generazioni. Nel branco, i lupi hanno ognuno il proprio ruolo, che viene rispettato e mantenuto grazie ad un sistema articolato di comunicazione (uditiva, olfattiva e posturale) e di manifestazioni di dominanza o subordinanza da parte dei suoi membri.
Ogni branco vive all’interno di uno specifico territorio in cui i lupi cacciano, si riproducono, espletano tutte le loro funzioni vitali.
In Italia, sulle Alpi, il territorio di un branco di lupi misura dai 100-150 fino ai 450 km2, con una media di 200 km2.
Dentro al proprio territorio, che col tempo imparano a conoscere capillarmente, i lupi individuano i loro siti di caccia, dove trovare prede in abbondanza, i loro siti di tana (durante l’estate), quelli di rifugio e risposo. Il territorio viene rigorosamente difeso dall’ingresso di altri lupi, anche tramite marcatura olfattiva con feci e urine.
Un branco è costituito in media dai 2 ai 7 individui. In inverno, i branchi possono essere anche più numerosi, perché contano anche i cuccioli nati la primavera precedente.
Al loro secondo anno di età, i lupi possono decidere di lasciare il banco natale e partire per un viaggio più o meno lungo (anche quasi 1000 km in pochi mesi), in cerca di un altro territorio libero e di un partner con il quale creare un nuovo branco, fenomeno che si chiama “dispersione”.
Resistenza, velocità, territorialità, organizzazione sociale in branchi e dispersione sono le caratteristiche che fanno del lupo un animale forte, capace di ricolonizzare con le proprie forze ed in tempi relativamente brevi aree molto vaste (per esempio, tutta l’Italia in poche decine di anni).
I lupi trascorrono il periodo degli amori durante l’inverno, tra gennaio e marzo. Si riproducono una volta all’anno, all’inizio della primavera (alle nostre latitudini, orientativamente nel mese di maggio) e danno alla luce in media dai 2 ai 5 cuccioli, ma le cucciolate possono essere anche più numerose (fino anche a 9 cuccioli). Durante l’estate il branco vive in periodo di tana, in cui i cuccioli trascorrono la prima fase della loro crescita, e quello di rendez-vous, in cui essi, un po’ cresciuti, si trattengono in siti “di incontro” appunto, nei quali attendono che gli adulti tornino dalla caccia, giocando ed interagendo tra loro e con il territorio che li circonda. Gli adulti, tornati, forniscono ai cuccioli cibo predigerito che rigurgitano per loro, non ancora in grado di ingerire carne vera e propria. Dopo la fase di svezzamento, orientativamente nel mese di ottobre, la cucciolata è grande abbastanza per seguire gli altri in movimento nel territorio. Inizia, quindi la fase nomade del branco, che si protrarrà per tutto l’inverno, fino alla primavera e ai nuovi parti.
Per saperne di più e conoscere i comportamenti da adottare vai ai link e scarica le brochure:
https://grandicarnivori.provincia.tn.it/Il-lupo
https://www.lifewolfalps.eu/il-lupo-sulle-alpi/
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https://www.lifewolfalps.eu/il-lupo-sulle-alpi/
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