La rana temporaria
Rana temporaria
La rana temporaria è la più diffusa tra le cosiddette "rane rosse" ed è l'anfibio europeo con la maggiore variabilità di colori e punteggiatura: il colore di fondo va dal bruno giallastro al verdognolo, dal rossiccio al marrone bruciato, dal grigiastro fin quasi al nero; la macchiettatura può essere più o meno evidente, estesa o marmorizzata, oppure assente. Le femmine mostrano più spesso una tinta tendente al rosso. Gli occhi sono contornati da una maschera più scura.
Pur frequentando ambienti umidi è terricola e molti soggetti raggiungono l'acqua solo per riprodursi, in primavera, deponendo migliaia di uova a grappoli gelatinosi. In questo periodo può capitare che addirittura centinaia di rane si riuniscano ed è possibile udire il loro gutturale e sordo vocalizzo, soprattutto di sera.
La rana temporaria si ciba di insetti e raggiunge 9-10 cm di lunghezza, per circa 100 g di peso, può vivere anche per una decina di anni.
Estremamente adattabile, frequenta una grande varietà di ambienti, fin oltre il limite della vegetazione arborea. L'areale della specie occupa tutta l'Europa centrale e una buona parte dell'Asia. Predilige i climi freddi, tanto da abitare tutta la Scandinavia, fino a Capo Nord, in queste zone rappresenta l'unica specie di anfibio in grado di sopravvivere.
Pur frequentando ambienti umidi è terricola e molti soggetti raggiungono l'acqua solo per riprodursi, in primavera, deponendo migliaia di uova a grappoli gelatinosi. In questo periodo può capitare che addirittura centinaia di rane si riuniscano ed è possibile udire il loro gutturale e sordo vocalizzo, soprattutto di sera.
La rana temporaria si ciba di insetti e raggiunge 9-10 cm di lunghezza, per circa 100 g di peso, può vivere anche per una decina di anni.
Estremamente adattabile, frequenta una grande varietà di ambienti, fin oltre il limite della vegetazione arborea. L'areale della specie occupa tutta l'Europa centrale e una buona parte dell'Asia. Predilige i climi freddi, tanto da abitare tutta la Scandinavia, fino a Capo Nord, in queste zone rappresenta l'unica specie di anfibio in grado di sopravvivere.