2025 ANNO INTERNAZIONALE DELLA CONSERVAZIONE DEI GHIACCIAI
Iniziative e attività del Parco Nazionale dello Stelvio
La 77a sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2025 Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai e il 21 marzo Giornata Mondiale dei Ghiacciai.
La Cabina di regia delle aree protette e dei ghiacciai ha avviato da tempo una ricognizione delle iniziative di studio, monitoraggio e ricerca sui ghiacciai e sulla aree periglaciali del Trentino sviluppata dalle diverse realtà competenti e ha evidenziato l’importanza di assicurare una efficace divulgazione delle conoscenze accumulate, nei confronti degli enti territoriali e dei cittadini. È da questa considerazione che sono nate le Giornate dei Ghiacciai, una serie di eventi organizzati dalla rete dei Parchi del territorio provinciali in collaborazione con il MUSE – Museo delle Scienze.
Nel settembre 2022 si è svolto presso il Parco Nazionale dello Stelvio Trentino il primo incontro delle Giornate dei Ghiacciai dedicato a “Ghiacciai e cambiamento climatico: ambiente, montagna, sicurezza”. Nell’agosto 2023 è stato rinnovato il “Percorso dei Ghiacciai” con il contributo scientifico della Commissione glaciologica della SAT. Nel corso del 2025 il Parco prevede alcune iniziative e attività per celebrare l’Anno Internazionale della Conservazione dei ghiacciai, tra le quali l’inaugurazione del Centro Glaciologico Careser ed escursioni didattiche lungo il Percorso dei Ghiacciai.
Centro Glaciologico Careser
Il Parco Nazionale dello Stelvio Trentino, sul cui territorio sono presenti numerosi ghiacciai del gruppo Ortles-Cevedale, tra questi particolarmente importante è il ghiacciaio de La Mare, ha previsto l’apertura del nuovo Centro Glaciologico Careser per la divulgazione e sensibilizzazione sulle tematiche legate ai ghiacciai, presso la diga del Careser, a 2.600 metri di quota. Il Centro Glaciologo Careser, che verrà inaugurato il 4 luglio 2025, nasce da un’idea della Commissione glaciologica della Società degli Alpinisti Tridentini, condivisa dal Comitato provinciale di coordinamento e d’indirizzo del Parco Nazionale dello Stelvio nella seduta del 23 marzo 2023.
Il Centro, allestito nella palazzina della ex mensa alla diga del Careser, messo a disposizione da Hydro Dolomiti Energia, racconta attraverso testi, immagini e plastici caratteristiche fisiche, trasformazioni, storia degli ambienti glaciali. Alla realizzazione del Centro hanno contribuito oltre al Parco Nazionale dello Stelvio con l’Ufficio di gestione del Parco e alla Commissione glaciologica della SAT, le strutture provinciali del Dipartimento Protezione civile (Servizio Geologico, Servizio Prevenzione rischi), l’Agenzia provinciale protezione ambiente, l’Ufficio beni archeologici dell’UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali, Muse e Fondazione Museo storico del Trentino. Il Liceo artistico “A. Vittoria” di Trento ha collaborato, colorando i plastici che rappresentano in scala il ghiacciaio de La Mare e il ghiacciaio del Careser.
Escursioni didattiche lungo il Percorso dei Ghiacciai
Durante l’estate, il Parco Nazionale dello Stelvio – Trentino organizza, in collaborazione con la Commissione glaciologica della Società Alpinisti Tridentini, alcune escursioni didattiche lungo il Percorso dei Ghiacciai recentemente rinnovato.
Affrontare il percorso assieme agli esperti del Parco ed ai glaciologi della SAT permette al visitatore di intraprendere un viaggio nella storia naturale di vette, ghiacciai e dei rapporti tra uomo e natura. Il percorso si snoda attraverso un anello di poco più di 12 Km che permette di inoltrarsi nella Val de La Mare, scoprire con cartelli tematici le tracce lasciate dai ghiacciai nelle glaciazioni più recenti ed in quelle passate. Sul fondovalle della val Venezia si possono osservare le morene del ghiacciaio de La Mare che durante la Piccola Età Glaciale (dalla metà del XIV alla metà del XIX secolo) ha manifestato l’alternanza di avanzate e di arretramenti.
La massima espansione storica (ultimo millennio) del Ghiacciaio de La Mare risale all’inizio del XVII secolo; quindi è avvenuta durante la Piccola Età Glaciale. In questo periodo la fronte raggiungeva il Pian Venezia a una quota di 2273 m. Dall’inizio delle misurazioni, a fine Ottocento, il Ghiacciaio de La Mare si è ritirato di circa 1,6 km, facendo tuttavia segnare tre fasi di temporaneo avanzamento culminate nel 1897, 1923 e 1986. L’avanzata più cospicua, pari a 320 m, si è verificata tra il 1963 e il1986. Queste tre avanzate hanno lasciato delle morene ancora ben visibili. Percorrendo il sentiero vi troviamo posizionate diverse bacheche esplicative, che, mettendo a Confronto fotografie d’epoca e recenti, raccontano il cambiamento della fronte del ghiacciaio avvenuto negli anni. Ogni cartello spiega in modo facile come leggere sul territorio i segni del glacialismo, fino ad aiutare l'escursionista ad effettuare una rifotografia di una nota foto del glaciologo Ardito Desio. Il percorso è fruibile anche autonomamente dal disgelo fino alle nevicate dell’anno successivo.
La Cabina di regia delle aree protette e dei ghiacciai ha avviato da tempo una ricognizione delle iniziative di studio, monitoraggio e ricerca sui ghiacciai e sulla aree periglaciali del Trentino sviluppata dalle diverse realtà competenti e ha evidenziato l’importanza di assicurare una efficace divulgazione delle conoscenze accumulate, nei confronti degli enti territoriali e dei cittadini. È da questa considerazione che sono nate le Giornate dei Ghiacciai, una serie di eventi organizzati dalla rete dei Parchi del territorio provinciali in collaborazione con il MUSE – Museo delle Scienze.
Nel settembre 2022 si è svolto presso il Parco Nazionale dello Stelvio Trentino il primo incontro delle Giornate dei Ghiacciai dedicato a “Ghiacciai e cambiamento climatico: ambiente, montagna, sicurezza”. Nell’agosto 2023 è stato rinnovato il “Percorso dei Ghiacciai” con il contributo scientifico della Commissione glaciologica della SAT. Nel corso del 2025 il Parco prevede alcune iniziative e attività per celebrare l’Anno Internazionale della Conservazione dei ghiacciai, tra le quali l’inaugurazione del Centro Glaciologico Careser ed escursioni didattiche lungo il Percorso dei Ghiacciai.
Centro Glaciologico Careser
Il Parco Nazionale dello Stelvio Trentino, sul cui territorio sono presenti numerosi ghiacciai del gruppo Ortles-Cevedale, tra questi particolarmente importante è il ghiacciaio de La Mare, ha previsto l’apertura del nuovo Centro Glaciologico Careser per la divulgazione e sensibilizzazione sulle tematiche legate ai ghiacciai, presso la diga del Careser, a 2.600 metri di quota. Il Centro Glaciologo Careser, che verrà inaugurato il 4 luglio 2025, nasce da un’idea della Commissione glaciologica della Società degli Alpinisti Tridentini, condivisa dal Comitato provinciale di coordinamento e d’indirizzo del Parco Nazionale dello Stelvio nella seduta del 23 marzo 2023.
Il Centro, allestito nella palazzina della ex mensa alla diga del Careser, messo a disposizione da Hydro Dolomiti Energia, racconta attraverso testi, immagini e plastici caratteristiche fisiche, trasformazioni, storia degli ambienti glaciali. Alla realizzazione del Centro hanno contribuito oltre al Parco Nazionale dello Stelvio con l’Ufficio di gestione del Parco e alla Commissione glaciologica della SAT, le strutture provinciali del Dipartimento Protezione civile (Servizio Geologico, Servizio Prevenzione rischi), l’Agenzia provinciale protezione ambiente, l’Ufficio beni archeologici dell’UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali, Muse e Fondazione Museo storico del Trentino. Il Liceo artistico “A. Vittoria” di Trento ha collaborato, colorando i plastici che rappresentano in scala il ghiacciaio de La Mare e il ghiacciaio del Careser.
Escursioni didattiche lungo il Percorso dei Ghiacciai
Durante l’estate, il Parco Nazionale dello Stelvio – Trentino organizza, in collaborazione con la Commissione glaciologica della Società Alpinisti Tridentini, alcune escursioni didattiche lungo il Percorso dei Ghiacciai recentemente rinnovato.
Affrontare il percorso assieme agli esperti del Parco ed ai glaciologi della SAT permette al visitatore di intraprendere un viaggio nella storia naturale di vette, ghiacciai e dei rapporti tra uomo e natura. Il percorso si snoda attraverso un anello di poco più di 12 Km che permette di inoltrarsi nella Val de La Mare, scoprire con cartelli tematici le tracce lasciate dai ghiacciai nelle glaciazioni più recenti ed in quelle passate. Sul fondovalle della val Venezia si possono osservare le morene del ghiacciaio de La Mare che durante la Piccola Età Glaciale (dalla metà del XIV alla metà del XIX secolo) ha manifestato l’alternanza di avanzate e di arretramenti.
La massima espansione storica (ultimo millennio) del Ghiacciaio de La Mare risale all’inizio del XVII secolo; quindi è avvenuta durante la Piccola Età Glaciale. In questo periodo la fronte raggiungeva il Pian Venezia a una quota di 2273 m. Dall’inizio delle misurazioni, a fine Ottocento, il Ghiacciaio de La Mare si è ritirato di circa 1,6 km, facendo tuttavia segnare tre fasi di temporaneo avanzamento culminate nel 1897, 1923 e 1986. L’avanzata più cospicua, pari a 320 m, si è verificata tra il 1963 e il1986. Queste tre avanzate hanno lasciato delle morene ancora ben visibili. Percorrendo il sentiero vi troviamo posizionate diverse bacheche esplicative, che, mettendo a Confronto fotografie d’epoca e recenti, raccontano il cambiamento della fronte del ghiacciaio avvenuto negli anni. Ogni cartello spiega in modo facile come leggere sul territorio i segni del glacialismo, fino ad aiutare l'escursionista ad effettuare una rifotografia di una nota foto del glaciologo Ardito Desio. Il percorso è fruibile anche autonomamente dal disgelo fino alle nevicate dell’anno successivo.