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Monitoraggio radar dei versanti presso il Rifugio Viòz

La degradazione del permafrost

Nel mese di agosto 2022 si è svolta una campagna di monitoraggio con strumentazione radar dei processi morfogenetici che interessano i versanti nei pressi del Rifugio Mantova al Viòz,  alla quota di 3535 m.s.l.m. nel settore trentino del gruppo Ortles - Cevedale, nel Parco Nazionale dello Stelvio
Si tratta del rifugio più alto delle Alpi orientali e per la prima volta una campagna di studio di questo tipo si è svolta ad una quota così elevata.

La campagna di rilievi è stata condotta da Francesco Zucca, Roberto Seppi e Thomas Zanoner del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Università di Pavia e da Matteo Zumiani del Servizio Geologico della Provincia autonoma di Trento  Le attività di monitoraggio si sono svolte con il supporto del Nucleo Elicotteri Vigili del Fuoco della Provincia autonoma di Trento, della Società degli Alpinisti Tridentini (CAI-SAT) e del personale del rifugio.

L’area oggetto di studio è caratterizzata dalla presenza di permafrost, una delicata componente della criosfera alpina soggetta a rapidi cambiamenti a seguito del riscaldamento climatico. L’interesse era quindi di comprendere meglio come la degradazione del permafrost possa condizionare i processi morfogenetici che interessano i versanti anche alle quote più elevate.

Lo strumento utilizzato è denominato “Ground-Based SAR” ed è in grado di misurare con estrema precisione anche i più piccoli spostamenti che possono interessare i versanti rocciosi.

Il monitoraggio si è svolto nell'ambito dell’accordo di collaborazione tra il Servizio Geologico della Provincia autonoma di Trento ed il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia per le attività di monitoraggio e ricerca sul permafrost in Trentino.
 
Monitoraggio radar dei versanti presso il Rifugio Viòz

Installazione al rifugio Vioz stazione meteo

Nei giorni 29 e 30 agosto 2024, nell’ambito del Progetto CAI-CNR “Rifugi sentinelle del clima e dell’ambiente“, è stata installata la stazione meteo al Rifugio Vioz Mantova, Rifugio della Società degli Alpinisti Tridentini, in Val di Sole (Trentino). Il Rifugio Vioz è il più elevato delle Alpi Orientali ed è posto su un piccolo piano roccioso a quota 3535 metri, ai piedi della cresta che conduce alla panoramica vetta del monte Vioz, all’interno del Parco nazionale dello Stelvio nel gruppo Ortles Cevedale in alta val di Peio.

Grazie al supporto del Servizio Geologico della Provincia autonoma di Trento e del suo personale, del rifugista Marco Casanova e della ditta Meteoproject si è provveduto all’installazione della stazione meteo, in accordo con CAI-SAT, CAI-CSC e CNR.
Il Rifugio Vioz soffre, come altri rifugi alpini di alta quota, del riscaldamento climatico che negli ultimi anni sta divenendo sempre più accentuato, favorendo la fusione dei ghiacciai e la degradazione del permafrost. In questo ambito, il Servizio Geologico trentino tiene monitorata l’area di interesse, che costituisce uno dei siti chiave per il monitoraggio del permafrost nel territorio della provincia. Il monitoraggio presso il Rifugio è iniziato nel 2010 con misure continuative della temperatura della superficie del suolo e per caratterizzare le condizioni termiche del suolo e calcolare alcune importanti variabili che indicano la presenza di permafrost e la sua evoluzione nel tempo, sono stati posizionati attorno al rifugio quattro sensori di temperatura che consentono di effettuare misure con scansione oraria. Le temperature del suolo registrate in 13 anni di misure indicano valori medi annui variabili, compresi tra -2°C e -4°C, suggerendo che il sottosuolo dell’area in esame si trova in condizioni di permafrost. Le temperature medie mensili mostrano, nel periodo considerato, una leggera tendenza all’aumento, almeno per tre dei quattro siti indagati.


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