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Turismo e natura: la sfida per il futuro della montagna

StelvioLAB - Puntata 4

Ci accompagnano in questo viaggio:
Guida: Alessio Martinolli, studente

Esperti:

  • Romano Stanchina - Dirigente Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree Protette Provincia autonoma di Trento
  • Lorenzo Cicolini - Sindaco di Rabbi
  • Simone Pegolotti - Direttore Pejo Funivie
  • Serena Casna - Imprenditrice
  • Umberto Martini - Professore di Economia e Gestione delle Imprese, Dipartimento di Economia e Management, Università di Trento
  • Marco Katzenberger - Federparchi
  • Fabio Sacco - Direttore Azienda per il Turismo Val di Sole

 



L' "effetto Parco" fa girare l'economia

In Italia ci sono 24 Parchi nazionali, che coprono quasi 15 mila chilometri quadrati. Un'estensione enorme, pari al 5% del territorio italiano. 
Perché sono così importanti? Per tutelare natura, animali, biodiversità e aiutare a mantenere l'aria pulita. Ma non solo per questo. Sono cruciali anche per la promozione di un'economia locale rispettosa dell'ambiente e di chi ci vive. In una visione moderna, ogni parco ha un ruolo strategico come volano per lo sviluppo sostenibile del territorio.


Il turismo può davvero essere sostenibile?

Oggi il turismo è tra le principali attività economiche del mondo, che dà lavoro ad 1 occupato su 15. Il turismo da un lato può contribuire allo sviluppo socio-economico di un territorio, ma allo stesso tempo può causare degrado ambientale e perdita delle identità locali.
Il turismo sostenibile guarda al futuro: l'obiettivo è di non danneggiare l’ambiente e favorire uno sviluppo economico durevole, contribuendo al miglioramento della qualità della vita dei residenti.
Il turismo sostenibile è l’unico in grado di preservare culture, ambiente ed economie.


Il modello Val di Sole

C'è un fattore da non sottovalutare affinché la presenza di un'area naturale protetta si trasformi in uno strumento di sviluppo sostenibile di un territorio. Occorre che i cittadini, il tessuto produttivo, le imprese, i Comuni e i vari enti territoriali si uniscano per fare squadra. Per riuscirci, occorre avere dei soggetti capaci di funzionare come cabina di regia che possa coordinare e fungere da catalizzatore di buone pratiche nel territorio. La Val di Sole si sta affermando, nel panorama montano, come un territorio di riferimento per il turismo sostenibile: il merito è nel percorso intrapreso da vari anni, grazie al ruolo svolto dalla locale Azienda per il Turismo. Quest'ultima si è posta l'obiettivo di ideare e sviluppare progetti di sostenibilità ambientale utili alla promozione della valle.
 

Esperienze concrete

Il territorio del settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio si estende su due splendide valli laterali della Val di Sole. Sono la Val di Rabbi e la Val di Pejo. Entrambe, sia d'estate sia d'inverno, hanno puntato sulla natura come strumento di sviluppo locale. Molte famiglie vivono grazie al turismo collegato alla presenza dell'area protetta. Molte attività produttive sono unite da un comune denominatore: la sostenibilità ambientale come asset di benessere collettivo, esempio di come sia conciliabile lo sviluppo turistico con la tutela del patrimonio ambientale. 

La Val di Rabbi, anche grazie alla presenza del Parco nazionale dello Stelvio e delle Terme, ha costruito una serie di percorsi benessere che vedono protagonista il bosco e le testimonianze storiche contenute al suo interno. Si sta quindi affermando come una destinazione che, in qualsiasi stagione, garantisce pace, tranquillità, relax e contatto diretto con la natura: puntando su turismo di qualità e piccoli numeri riesce a garantire il futuro della sua piccola comunità e delle sue tradizioni.
 
Tra le case history di questo percorso di comunità, c'è quella del Maso Fior di Bosco, una piccola azienda familiare che ha investito sul turismo sostenibile come ricetta della propria ospitalità: ha utilizzato i principi di edilizia sostenibile per ripensare la propria struttura e propone ai propri ospiti prodotti locali a km 0.
 
La Val di Peio, nel frattempo ha intrapreso un percorso che l'ha resa famosa in tutto il mondo: la sua skiarea è infatti la prima al mondo a diventare plastic free. L'iter prevede più tappe, ma fin dall'inizio ha comportato l'abbandono del monouso nei rifugi del comprensorio sciistico e una intensa campagna di comunicazione per rendere parte attiva gli sciatori che utilizzano gli impianti durante la stagione estiva e invernale.

Approfondisci con l'esperto

Se tu e i tuoi compagni avete domande circa le tematiche trattate nel video o avete piacere di approfondire l'argomento, ti invitiamo a scrivere un e-mail a comunicazione@visitvaldisole.it per prenotare una videoconferenza con uno degli esperti intervenuti nel video . Vi preghiamo di indicare nel testo dell'e-mail:

  • la video lezione a cui vi riferite e la tematica che vorreste approfondire;
  • 3 possibili date e orari in cui tu e la tua classe siete disponibili per la videoconferenza;
  • un indirizzo e-mail e/o un recapito telefonico a cui potervi ricontattare per accordarci sull'appuntamento.


 
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