Utilizziamo cookie per assicurarti una migliore esperienza sul sito. Utilizziamo cookie di parti terze per inviarti messaggi promozionali personalizzati. Per maggiori informazioni sui cookie e sulla loro disabilitazione consulta la Cookie Policy. Se prosegui nella navigazione acconsenti all’utilizzo dei cookie.
 
instagram
 
 

Escursione ai laghi Corvo

Specchi d'acqua di origine glaciale

Il Parco Nazionale dello Stelvio può essere definito un parco d’alta quota: infatti ben il 73% del suo territorio si estende oltre i 2000 metri di altitudine. Le sue valli sono tutte modellate dai processi glaciali su cui, successivamente, si è impostata l’azione erosiva di acqua e torrenti. I ghiacciai hanno inoltre contribuito alla formazione di una moltitudine di laghetti alpini, grazie alla loro proprietà di scavare anche in contropendenza e di accumulare detriti morenici alla base di depressioni e valli che sbarrano il deflusso delle acque. Sono di origine glaciale anche i magnifici laghi Corvo, posizionati in prossimità del Passo di Rabbi, valico che congiunge la valle omonima alla Val d’Ultimo. Si tratta di un complesso di specchi d’acqua di varie dimensioni alimentati dalla fusione dei nevai.

Dislivello: 1035 m
Tempo: 5 h
 
Escursione ai laghi Corvo

Lasciata l’automobile al parcheggio di Cavallar, posto poco sopra l’omonimo abitato, si prosegue il cammino a piedi lungo la strada forestale e, dopo poche decine di metri, si imbocca sulla sinistra il sentiero CAI-SAT 108 che attraversa una rada lariceta. Inizia qui un tratto di percorso piuttosto ripido quindi per i più pigri è consigliabile, per lo meno nel tratto iniziale, seguire la strada sterrata ed imboccare il sentiero 108 all’altezza del terzo tornante. A questo punto il tragitto abbandona il bosco di larici e si addentra nella pecceta, che grazie al suo ombreggiamento, allevia la calura estiva e permette, ai più fortunati, di poter imbattersi in incontri interessanti con cervi e caprioli.
Dopo circa mezz’ora di cammino, dove il bosco lascia il posto al pascolo, si incrocia nuovamente la strada forestale e seguendo questa si raggiunge Malga Caldesa bassa dove è possibile fare una sosta e riposarsi. Una volta ripartiti si prosegue sulla strada in direzione nord seguendo le indicazioni per il rifugio Lago Corvo lungo il sentiero 108 fino ad arrivare nei pressi del rio Corvo. Poco prima di questo si trova il bivio con l’indicazione del sentiero 108, si abbandona quindi la strada e si sale lungo il sentiero. La salita è piuttosto ripida e il bosco diviene rado fino a raggiungere i pascoli di alta quota. Dopo pochi minuti il percorso svolta a destra evitando di proseguire lungo l’impluvio alleggerendo in questo modo le fatiche dell’ascesa. L’asperità della salita ritorna ad aumentare solo quando il tragitto si porta sul crinale dello spartiacque sinistro della val Lago Corvo, passando sopra la Malga Caldesa alta.
A questo punto però è d’obbligo una sosta per ammirare lo splendido panorama della Valle di Rabbi, ma non solo: da qui la vista può spaziare dalle propaggini nord del gruppo di Brenta fino alle cime della Valle di Peio. Dopo aver ripreso fiato, appagati dalle meravigliose fioriture dei pascoli alpini e accompagnati dai richiami d’allarme delle marmotte, si prosegue e dopo pochi minuti si arriva ad un bivio dove il sentiero 108 si collega al 135 proveniente dal Passo Palù. Il nostro tragitto prosegue lungo il sentiero 108 che ora si fa più dolce e ci scorta verso la nostra meta: il Rifugio Stella Alpina al Lago Corvo, posto in prossimità del passo di Rabbi. Poco sopra il rifugio vi sono numerosi laghetti alpini tra cui il lago Corvo, nelle cui acque vive una popolazione di salmerino alpino che rappresenta la tipica fauna ittica dei laghi di alta quota, mentre le crode delle montagne che lo circondano sono l’habitat del camoscio, un ungulato che si trova a suo agio tra le balze delle rocce.
Per il rientro si ripercorre a ritroso il percorso dell’andata seguendo il sentiero CAI-SAT numero 108 fino al parcheggio di Cavallar.
 Vai alla lista