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Segherie veneziane

Antichi capolavori di ingegneria meccanica

Le segherie veneziane sono la nota che caratterizza le rive del Torrente Rabbiés.
Le antiche macchine ad acqua, utilizzate un tempo per la prima lavorazione del legno, sono cellule museali monotematiche e punti d'interesse che qualificano e valorizzano il patrimonio paesaggistico-ambientale della Val di Rabbi. La perfezione dei loro meccanismi di funzionamento è frutto dell'abilità di artigiani d'altre epoche, profondi conoscitori di tecniche costruttive che possono essere ancora considerate un capolavoro di ingegneria meccanica.

Visita libera – messa in funzione solo su prenotazione e a pagamento per gruppi organizzati

Per informazioni o prenotazioni di visite guidate telefonare al numero 0463-909770 o scrivere all'indirizzo e-mail: parcostelvio@provincia.tn.it
 
Segherie veneziane

Molto diffuse in passato, le segherie idrauliche sfruttavano l'energia dell'acqua per ricavare dai tronchi assi e travi da opera. Nel territorio trentino si diffusero nel XIII secolo, introdotte dalla confinante Serenissima Repubblica di Venezia. In Val di Rabbi furono costruite nel XVIII secolo.
La loro introduzione rese più facile e veloce il lavoro di segagione dei tronchi: la forza muscolare di due o tre uomini venne sostituita dalla forza dell'acqua ed un solo operaio era sufficiente per condurre le fasi della lavorazione. Questa particolare attività produttiva fu mantenuta in Val di Rabbi fino agli inizi degli anni '60.
Percorrendo un semplice itinerario, che si sviluppa su un'area pianeggiante e fruibile anche dai diversamente abili, è possibile ammirare la Segheria dei Braghje presso Rabbi Fonti e proseguendo su una comoda strada sterrata, la settecentesca Segheria dei Bègoi che costeggia il Torrente Rabbiés.
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